Tuesday 25 March 2008

Nuova Zelanda riassunta...

Ed anche la parentesi Nuova Zelanda e' qusi finita. Al momento scrivo da Christchurch ed e' la nostra ultima sera ad Aotearoa (Nuova Zelanda in maori, che significa terra della lunga nuvola biancha). Dove ero rimasto...? Wellington. Niente di strabiliante da dire a proposito di questa ridente citta' piena di cultura, se non che siamo abbaimo fatto un Lord Of The Rings tour e visitato Te Papa, il museo principale. Il tour di LOTR ci ha portato a spasso per i posti dove e' stato girato il film, non chiedetemi quale che non ne capisco molto e Frodo l'ho sempre chiamto Drogo. Fondamentalmente Nicola e' l'esperta in elfi ed io l'ho solo seguita sul bus e mi sono un po' addormentato (uguale a quando mi ha fatto vedere tutta la saga in DVD). Molto piu' interessante il museo, dove c'era una mostra sul mondo delle balene ed i loro legami con questa terra magnifica. Prorio a proposito di queste magnifiche creature, la tappa successiva e' stata Kaikoura, cittadina famosa a livello mondiale per il Whale Watching (avvistamento di balene). Beh, devo ammettere che all'idea di andare whale watching ero un po' scettico: a finale sei su una barca e vedi la balena da lontano (che non e' nemmeno sicuro che succeda). Mi sono ricreduto. E' stata un'esperienza unica, la belene avvistate (ben sei!) squazzavano li' a cianquanta metri dalla barchetta su cui eravamo e vi assicuro che vederne una da cosi' vicino e' impressionante.
Circa 200 Km dopo Kaikoura, ci siamo diretti a Dunedin via Christcurch dove ci siamo fermati per una notte. Dunedin e' una cittadina scozzese nei pressi della penisola Otago, molto stile presepe... Pecore a volonta', stradine strette e tutto arroccato su montagnelle e colline. Tant'e' che proprio a Dunedin c'e' la strada piu' ripida del mondo (Baldwin street), record dei primati ancora imbattuto.




Tappa successiva e' stata la alquanto commerciale Queenstown, assai piena di giovani viaggiatori tipo "anno sabbatico" dopo le superiori. Da non perdere la gondola che ti porta in alto in alto per vedere i Remarkables (catena montuosa alquanto imponente) con relativo giro in discesa su un Ludge, una macchinina pariante e velocissima giu' per curve paraboliche a 'rrecchia 'nterra per intenderci a Napolegni.




Dopodiche' e' stata la volta di Wanaka, ridente villaggio nei pressi del monte Cook (la cima piu' alta della NZ). Niente ma proprio niente di particolare tranne l'unico cinema, il Cinema Paradiso. Dotato di un fantastico risto-cafe' (puoi ordinare qualsiasi cosa sul menu e mangiare mentre vedi il film!), questa piccola sala consiste in una serie di divani come quelli che molti di voi hanno a casa sparsi qua' e la', cuscini enormi per spalmarti per terra o dove vuoi ed una cinquecento gialla tagliata a meta' ed adattata per ospitare due spettatori del grande schermo. Prima del film, una serie di surreali consigli per gli acquisti girati da piccoli businesses del paesino.
Ultima bella storia, un'escursione ad Akaroa (una cifra di chilometri dopo) dove abbiamo nuotato con i delfini. Hector's dolphins per la precisione, una specie di delfino che abita solo in NZ ed e' il piu' piccolo del mondo ed in via di estinzione.




Insomma, la Nuova Zelanda e' bella assai. Tanto spazio, colori e paesaggi unici, gente che considera l'ospitalita' una questione molto seria, soprattutto i Maori. Proprio a proposito di Maori, e' bellissima la loroposizione nell'organizzazione sociale ed il rapporto con la cultura europea 'colonizzatrice' che li rispetta e con cui convivono nel migliore dei modi, senza perdere le loro radici vive piu' che mai. Personalmente, credo sia uno dei pochi esempi di colonizzazione perfettamente riuscita al mondo, almeno per quello che ho potuto vedere.
Mo' basta che questo internet point e' caro e fa' nu cavero di pazzi.

Tuesday 11 March 2008

Addio, mie care palle...

Lo so che il titolo e' un po' strano, ma la dedica alle mie palline da giocoliere sequestrate in aereoporto e' d'obbligo... Ebbene no, stavolta non me le hanno fatte passare! Sembra la Nuova Zelanda abbia regole ferree sul rischio biologico che le mie amate palle (due anni e piu' di fedele compagnia) avrebbero rappresentato e quindi sono finite nell'inceneritore.
Dopo la triste parentesi, un paio di righe sulla nostra nuova tappa: Auckland. Atterrati alle quattro del mattino, credevo di non essere del tutto sveglio quando ho visto uccellini svolazzare nella sala arrivi dell'aereoporto! Cosi' comincia la nostra traversata da nord a sud di questo paese dai paesaggi mozzafiato.
Auckland e' bellissima, piacevole da esplorare e piena di bella gente. Cio' che piu' mi colpisce e' il cielo, immensamente blu e popolato da strane nuvole che, insieme a colori vividissimi, ti fanno sentire in un quadro.






Dopo due notti ad Auckland, abbiamo fittato uno sleeping van (furgone letto?) decisi ad arrivare a sud con mezzi propri. Prima fermata, Rotorua: capitale dell'attivita' vulcanica dell'isola del nord. Ancora paesaggi spettacolari in questa cittadina alle sponde di un lago e dominata da vulcani decisamente attivi! In un dei parco nei pressi del campeggio dove abbiamo pernottato ci sono piscine di acqua 'naturalmente' calda e si rimane imporessionati dai vapori sparsi provenienti da piccoli e meno piccoli crateri sparsi qua' e la'. D'obbligo una visita ai geisers (si scrive cosi'?) di Te Puia, parco geotermale situato in un'area che una volta era l'impenetrabile fortezza Maori della valle Whakarewarewa. Getti d'acqua alti venti metri, spettacoli Maori (l'originaria popolazione locale gestisce il parco e tutte le sue attivita') ed una casa del Kiwi (non il frutto, ma un uccello in via d'estinzione) ti immergono totalmente nelle radici della cultura di questo paese relativamente giovane (popolato solo da ottocento anni!).






Oltre ad una natura sorprendente, la Nuova Zelanda offre una miriade di attivita' alquanto estreme. La prima da noi scelta e' stata lo Zorbing, di cui Rotorua e' patria natia. In poche parole Lo Zorb e' un enorme pallone di gomma in cui ci si infila per farsi poi lanciare giu' per una collina verde. La corsa, centocinquanta metri in meno di un minuto, e' esilarante vi assicuro. Avreste dovuto vedere come rimbalzava il pallone in cui ero chiuso!
Entusiasti dell'esperienza, stiamo pensando allo skydiving (lancio in paracadute da un aereoplanino a quttromilacinquecento metri dal suolo)...
Dopo Rotorua, una notte passata in un attrezzatissimo campeggio di Taupo e poi on the road di nuovo verso Wellington, da dove ci imbarcheremo (furgone incluso) su un traghetto fino alla terra del sud.
Sulla windy (ventosa) Wellington, da cui scrivo al momento, non posso dire ancora niente visto che siamo appena arrivati. Tranne che c'e' ovviamente un vento spaventoso!

Tuesday 4 March 2008

Ciao Sudamerica...

Finalmente arriviamo a Viña del mar!
Dico finalmente perché, nonostante a sole sei ore di bus da Mendoza, il viaggio é durato il doppio. La traversata delle Ande é stata spettacolare devo ammettere, ma arrivati al confine col Cile ci sono volute circa cinque ore per passare la dogana piú meticolosa del mondo da me finora conosciuto!
Il fatto é che i Cileni sono molto attenti a che cosa puoi e non puoi introdurre nel paese. E lenti anche. Tutto ció che é organico é strettamente proibito. Basti solo pensare a questa storia: il doganiere non mi voleva fare entrare con le mie palline da giocoliere, contengono semi di chissácché e sono di conseguenza bandite. Dopo lunghe trattative per lasciarmi tenerle senza che le aprissero a metá col coltello, un alto ufficiale viene chiamato in causa. L'omaccione in divisa le ha guardate con occhio clinico, palpate per bene, annusate un pó anche, per poi chiedermi dove le ho comprate; in italia rispondo io e lui, con voce minacciosa, mi dice che va bene posso passare.
Mah, stano paese il Cile.
Viña del mar é una ridente cittadina sull'Oceano Pacifico, da molti considerata il miglior posto di mare del Sudamerica. Onestamente, per me non lo é.
Non fraintendetemi, é un bel posto. Solo non merita la fama che la precede.
Non c'é molto da fare e se passi un giorno in giro per la cittadina, torni a casa che ancora credi ci sia uno zingaro nell'armadio pronto a chiederti qualche spicciolo. Niente di personale contro gli zingari, sia ben inteso. Solo qui mendicano senza ritegno, senza orgoglio.
Unici posti degni di nota, le due residenze del poeta Pablo Neruda ora aperte al pubblico. La prima a Valparaíso, centro a mezz'ora da Viña, e la seconda ad Isla Negra, un ora di bus. Entrambe molto eccentriche, arredate con i piú bizzarri oggetti collezionati durante tutta la sua vita itinerante. Soprattutto oggetti che richiamano il mare e la navigazione; le mansioni stesse sono costruite come fossero navi, stretti corridoi e porte piccole e niente chiodi nel legno.
Una curiosa coincidenza: in una delle stanze della residenza di Isla Negra, c'é una specie di altarino ai poeti ispiratori della sua opera. Ritratti, foto e poesie in cornice. Tra Dante e Manzoni c'é Du Bellai con Les Regrets, un sonetto di che comincia cosí: "Hereux qui, comme Ulysse, a fait un beau voyage", che tradotto in italiano é il titolo del blog che state leggendo.
Da Viña del mar ci spostimao a Santiago del Cile, capitale e cittá decisamente grande. Ancora una volta peró, il Cile delude un pó le aspettative. Musei, il quartiere con i palazzi coloniali, la cattedrale... Le migliori cose fatte sono il cinema (finalmente ho visto il film del barbiere pazzo di Londra, come si chiama...?) ed il Cerro San Cristóbal. L'ultimo, un monte dominante la cittá la cui vetta é sormontata da un santuario con immensa statua della Madonna di non so che, raggiungibile grazie ad una funicolare. Il monte ospita anche uno zoo e due piscine comunali all'aperto, un posto ideale dove rilassarsi e godere di un bel panorama fuori dalla calura cittadina (35 gradi, 30 di cui dovuti a smog).
Insomma non voglio essere maleducato, probabilmente mi sbaglio ed é solo un'affrettata opinione personale, ma il Cile mi pare un poco un pacco.
Tutto é relativamente caro e la qualitá é decisamente inferiore agli altri posti visitati.
Ad ogni modo, oggi é l'ultimo giorno di Sudamerica per noi. Stasera si vola verso Auckland, Nuova Zelanda. Francamente mi dispiace lasciare l'America Latina, posti spettacolari e gente che mi ha fatto spesso sentire a casa. Beh, le regole del viaggio sono inesorabili e non c'é molto posto per la malinconia non credo; un pó triste si, ma entusiasta all'idea di esplorare il continente del signore degli anelli. Non che sia un fan, non ho nemmeno visto i film, ma pare le scene apocalittiche siano state girate in Nuova Zelanda per i suoi incredibili paesaggi. Vedremo...

Monday 3 March 2008

A Mendoza ho solo bevuto vino e mangiato assai

Ma come é difficile tenere aggiornato il blog... Dove ero rimasto? Ah si, Mendoza. Come dicevo, qui l´attivitá principale é accompagnare abbondatni grigliate di carne e pesce con del buon vino (Vic, l´Aglianico non me lo sono scordato ma dovró pure dire qualcosa su questo posto...). Quindi, nonostante il senso di pesantezza e stordimento dovuto ad abuso della suddetta addivitá, abbiamo deciso di aderire ad uno dei tours in giro per le botteghe produttrici di vino di Mendoza e dintorni.
Onestamente, non so che altro scrivere. Meglio lasciare spazio a qualche foto del tour...




Come potete vedere, le foto sono alquanto etiliche... a parte questa delle Ande dominanti il paesaggio:


E sono proprio le Ande che attraverseremo, come al solito in bus, per raggiungere la prossima tappa: Viña del mar, Cile.