Lasciata Sidney abbaimo salutato l'Australia e siamo volati in Indonesia. A Bali per la precisione, dove ci aspettavano i genitori di Nicola (che vivono a Singapore) ed un simpatico gruppo di amici radunatisi li' in occasione dei sessant'anni del papa'. Finalmente un po' di relax... So che suona strano, ma viaggiare stanca e spostarsi in media ogni tre giorni diventa stressante dopo un po' (non mi fraintendete, sempre meglio che lavorare!). Comunque, dico un po' di relax perche' abbiamo passato una settimana intera (nello stesso posto stessa stanza ogni notte, grandezza e' Dio!) in una villa spettacolare dove non c'era altro da fare che passare dalla piscina alla sdraio, oltre a mangiare e bere quello che ti veniva cortesemente servito. Per i piu' temerari, l'Oceano Indiano era a due secondi (praticamente la villa era sulla spiaggia) e per i meno pigri (come me), la possibilita' di camminare fino al centro massaggi (porta accanto) per un'ora di full body massage balinese al modico prezzo di ottantamila rupie (cinque Sterline Inglesi). Bali e' proprio bella, un'isola alquanto piccola ma con molto da offrire. Soprattutto, qualsiasi cosa e' ridicolosamente economica e le cifre a sei zeri sono comuni ma a conversione fatta, ti accorgi che con un milione di rupie a Londra ci fai una settimana di sigarette (io nemmeno fumo piu'). Una foto dell'umile dimora...
... della vista sull'Oceano dal giardino
ed un po' di posti visitati in giro, come il monumento alle vittime della bomba del 2002 (Kuta, centro cittadino dell'isola)
o la monkey forest, dove le scimmie sono piu' libere dei visitatori!
E poi certe sedie di legno a forma di mano, onnipresenti...
Insomma tra massaggi, cene in ristoranti di lusso (una volta tanto ce lo potevamo permettere) e cazzeggio spensierato, questi sette giorni in Indonesia sono volati. Ah, impossibile non menzionare lo spettacolare spettacolo di ballerine balinesi organizzato per la festa di compleanno, di cui ho qualche scatto decente...
Dopo Bali ci siamo fermati una settimana a Singapore (dove sono ormai di casa, visto che e' la terza volta che ci vengo), pausa piu' lunga del previsto per colpa del mio orecchio non piu' infetto ma ancora dolorante. Deciso a risolvere il problema a tutti i costi, sono andato all'ospedale ed ho chiesto di vedere uno specialista, con il quale ho avuto la mia unica attivita' estrema (soprattutto per il prezzo) a Singapore: la rinoscopia, una sonda che entra nel naso ed esce in gola. A finale ho scoperto di essere allergico a non si sa cosa e questo spiega tutto (?!), risultato pillole e spray nasale a non finire ed ahime' niente piu' attivita' subacquee per il resto del viaggio. Mah, poteva andare peggio...
Domani si riparte a pieno ritmo: in mattinata, aereo per Bangkok dove rimarremo giusto due giorni per poi arrivare a Chiang Mai (Nord Tailandia) in treno di notte e da li' volare il giorno dopo alla volta di Luang Prebang, Laos. Anzi, sono le due e cinque del mattino ed il contenuto della mia borsa e' ancora sparso in giro. Ma se po' campa' accussi'? Decisamente si. A presto (beh, si fa' per dire) nuovi ed entusiasmanti aggiornamenti...