Tuesday 11 March 2008

Addio, mie care palle...

Lo so che il titolo e' un po' strano, ma la dedica alle mie palline da giocoliere sequestrate in aereoporto e' d'obbligo... Ebbene no, stavolta non me le hanno fatte passare! Sembra la Nuova Zelanda abbia regole ferree sul rischio biologico che le mie amate palle (due anni e piu' di fedele compagnia) avrebbero rappresentato e quindi sono finite nell'inceneritore.
Dopo la triste parentesi, un paio di righe sulla nostra nuova tappa: Auckland. Atterrati alle quattro del mattino, credevo di non essere del tutto sveglio quando ho visto uccellini svolazzare nella sala arrivi dell'aereoporto! Cosi' comincia la nostra traversata da nord a sud di questo paese dai paesaggi mozzafiato.
Auckland e' bellissima, piacevole da esplorare e piena di bella gente. Cio' che piu' mi colpisce e' il cielo, immensamente blu e popolato da strane nuvole che, insieme a colori vividissimi, ti fanno sentire in un quadro.






Dopo due notti ad Auckland, abbiamo fittato uno sleeping van (furgone letto?) decisi ad arrivare a sud con mezzi propri. Prima fermata, Rotorua: capitale dell'attivita' vulcanica dell'isola del nord. Ancora paesaggi spettacolari in questa cittadina alle sponde di un lago e dominata da vulcani decisamente attivi! In un dei parco nei pressi del campeggio dove abbiamo pernottato ci sono piscine di acqua 'naturalmente' calda e si rimane imporessionati dai vapori sparsi provenienti da piccoli e meno piccoli crateri sparsi qua' e la'. D'obbligo una visita ai geisers (si scrive cosi'?) di Te Puia, parco geotermale situato in un'area che una volta era l'impenetrabile fortezza Maori della valle Whakarewarewa. Getti d'acqua alti venti metri, spettacoli Maori (l'originaria popolazione locale gestisce il parco e tutte le sue attivita') ed una casa del Kiwi (non il frutto, ma un uccello in via d'estinzione) ti immergono totalmente nelle radici della cultura di questo paese relativamente giovane (popolato solo da ottocento anni!).






Oltre ad una natura sorprendente, la Nuova Zelanda offre una miriade di attivita' alquanto estreme. La prima da noi scelta e' stata lo Zorbing, di cui Rotorua e' patria natia. In poche parole Lo Zorb e' un enorme pallone di gomma in cui ci si infila per farsi poi lanciare giu' per una collina verde. La corsa, centocinquanta metri in meno di un minuto, e' esilarante vi assicuro. Avreste dovuto vedere come rimbalzava il pallone in cui ero chiuso!
Entusiasti dell'esperienza, stiamo pensando allo skydiving (lancio in paracadute da un aereoplanino a quttromilacinquecento metri dal suolo)...
Dopo Rotorua, una notte passata in un attrezzatissimo campeggio di Taupo e poi on the road di nuovo verso Wellington, da dove ci imbarcheremo (furgone incluso) su un traghetto fino alla terra del sud.
Sulla windy (ventosa) Wellington, da cui scrivo al momento, non posso dire ancora niente visto che siamo appena arrivati. Tranne che c'e' ovviamente un vento spaventoso!

3 comments:

V_Saggiomo said...

Sai, leggendo il titolo del post e vedendo la prima foto, pensavo le palle in senso anatomico del termine. Sai quella leggera sensazione di vuoto che senti quando sei su un posticino alto..... Come cazzo hai fatto ha fatto a stare li sopra???
Per le palle da giocoliere mi dispiace ma la puntata dei simpson con la rana in australia parla chiaro :D

HaMeD said...

we socio, ma ci siamo un po fermati? dai che qui aspettiamo tue notizie!!!

HaMeD said...

riconfermo quello che ho scritto prima!!!


siamo in attesa di notizie fresche!!