Saturday 16 February 2008

Il curioso incidente...

... Del negato ingresso in Uruguay.
Dieci del mattino di Lunedi', Puero Madero, Buenos Aires. Ansiosi di imbarcarci alla volta dell'Uruguay. Arrivati alla biglietteria con largo anticipo, imbarchiamo i bagagli (qui si fa il check in come in aereo anche per i traghetti) e ci presentiamo con fare emozionato alla dogana. Controllo passaporti da parte Argentina, solito commento su Maradona quando confermo di essere di Napoli, visto Uruguayano ok, vai, pronto a partire, dov'e' il traghetto? Uhmm, un momento, veramente dov'e' la mia compagna di viaggio...? Ah si, ancora al controllo documenti. Perche' tanto tempo pero'?
Meglio andare a vedere... No, non ci credo... L'ufficiale Ururguayano sta portando il passaporto della mia ragazza non so dove, causa un paio di pagine con un angolino stracciato. La doganiera Argentina dice che sara' sicuramente apposto, gli Uruguayani sono fatti cosi', pignoli e ligi al dovere. Il tipo torna dopo un po', "con este pasaporte no puede ingresar Uruguay!" dice, depennando i visti Argentini. Lei quasi in lacrime, io cerco di trattare col doganiere... Ma come, siamo stati in Brasile, Argentina, Italia, Malesia e non hanno mai battuto ciglio, dai facci entrare... Quello mi si incazza pure, "Yo rapresento Uruguay, no Italia ni Argentina ni otro pais!". Non mi rimane che rispondergli in napoletano stretto, non sto qui a raccontarvi il resto della conversazione.
Dopo aver depennato anche i miei visti, mi portano a riprendere i bagagli con un tipo strano (alto ad occhio ecroce una novantina di centimetri) ma simpatico, cerca di calmarmi, gli Uruguayani sono fatti cosi', mio nonno era Italiano, Napoli citta' di Maradona (ancora, basta!!).
Apparentemente le sara' negato l'ingresso anche in Cile con quel passaporto, quindi l'unica e' chiederne uno nuovo al consolato Britannico. Ma come avra' fatto a starcciare gli angolini dico io!? Pare lei non lo sappia, forse si sono incastrati nella zip di una borsa... Ma sara' qualche sorta di spia internazionale la mia ragazza, magari mi usa come copertura (che poi non sono neanche chissa' che diversivo, vengo perquisito ad ogni singolo aereoporto!), mah.
Corsa in taxi, due foto formato tessera velocissime, prelievo di settecentocinquanta pesos (accettano solo cash, i consoli), domandina riempita, ok ci siamo. Non ci resta che aspettare da tre a dieci giorni (!) e soprattutto trovare un posto dove stare fino a data da definire. Fortunatamente, il posto dove eravamo prima aveva stanze libere; ci hanno guardato un po' strano vedenoci ritornare cosi' presto...
Primo vero e proprio imprevisto del nostro viaggio, sarebbe sicuramente potuta andare peggio. In fin dei conti siamo sempre a Buenos Aires, in qusta citta' non ci si annoia mai ed e' ormai piacevolmente strano rimanere in un posto per piu' di tre giorni... quasi mi sento a casa!

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